Pubblicazione: 18 Febbraio 2020
Paolo Rocco - Professore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano - parla del contributo che lui e il suo team di ricercatori stanno dando come partner nel progetto
SMART4CPPS, finanziato da
Regione Lombardia nell’ambito degli “
Accordi per la Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione”.
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Il progetto SMART4CPPS ha lo scopo di favorire, sostenere, promuovere l’ecosistema Ricerca & Innovazione di Regione Lombardia, com’è nata l’idea di prendere parte al progetto?
Il gruppo di ricerca MERLIN del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano è da anni attivo nel campo dell’interazione sicura uomo-robot in contesti industriali. La sfida posta dal progetto SMART4CPPS, ovvero la realizzazione di un nuovo manipolatore collaborativo per la movimentazione di carichi pesanti, era certamente da cogliere ponendosi alla frontiera del progresso tecnologico nel campo. La presenza di partner di alto profilo, quali Scaglia Indeva e CNR STIIMA, è stato un ulteriore elemento che ci ha decisamente indotto a prendere parte al progetto
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Che cosa significa per LEI far parte di questo progetto?
Per me la partecipazione al progetto è un’occasione importante di mettersi a confronto con un problema di immediata rilevanza industriale, applicando il know-how acquisito negli ultimi anni sulla collaborazione uomo-robot. Poter lavorare a un progetto che in ultima analisi porterà beneficio ai lavoratori, consentendo di eseguire operazioni routinarie di movimentazione di pezzi pesanti in condizioni ergonomicamente più favorevoli, è un ulteriore elemento di pregio, a mio parere, del progetto.
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Uno degli scopi del progetto è quello di realizzare la Fabbrica del Futuro. Qual è la SUA visione della Fabbrica del Futuro? Quali sono gli elementi che, secondo LEI, caratterizzano la Fabbrica del Futuro?
La Fabbrica del Futuro avrà, come è noto, il dato come elemento centrale, ovvero la condivisione strutturata delle informazioni in tutte le fasi del ciclo produttivo e l’estrazione di informazione dai dati, ai fini di manutenzione predittiva dei macchinari, gestione della qualità nel ciclo di vita del prodotto, risparmio energetico, ecc. A mio parere la Fabbrica del Futuro restituirà anche centralità all’uomo nel processo produttivo: sarà un uomo potenziato, in grado di interagire in sicurezza con macchinari e di trasmettere e ricevere informazioni per mezzo di dispositivi indossabili, e magari dotato di un gemello digitale che ne rappresenta ad ogni istante lo stato. Uomo e macchina quindi opereranno insieme in modo intelligente nella fabbrica.
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Come partner del PILOT 5, qual è l’approccio alla trasformazione digitale che state sviluppando? Quali tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 state utilizzando per questo scopo?
Nel PILOT 5 del progetto stiamo sviluppando in particolare il paradigma della robotica collaborativa, progettando e realizzando un nuovo robot manipolatore in grado di cooperare con l’uomo, non solo sgravandolo del peso dell’oggetto trasportato, ma anche aiutandolo attivamente nella movimentazione. Il manipolatore sarà intelligente in quanto comprenderà l’intenzione dell’uomo di muovere l’oggetto trasportato in una certa direzione, aiutandolo in modo da non percepire sforzo in particolare all’avvio e all’arresto. Sarà anche sicuro, dal momento che sarà garantito in tutte le fasi il soddisfacimento dei requisiti di sicurezza prescritti dalle normative. E sarà utile, poiché contribuirà a migliorare l’ergonomia dell’operazione di movimentazione, come sarà verificato con test su utilizzatori reali del dispositivo.
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Qual è, secondo LEI, il valore aggiunto che le sinergie e le collaborazioni stanno dando al progetto?
Per le aziende, il progetto sta dando la possibilità di beneficiare del potenziale di ricerca e innovazione presente nei nostri centri di ricerca, consentendo di non ripiegare su soluzioni tecnologiche semplici ma di puntare a soluzioni innovative che portino un reale vantaggio competitivo sul mercato. Per i centri di ricerca, le collaborazioni in atto sono preziose per finalizzare la ricerca verso temi di interesse industriale, secondo un approccio ormai lontano dalla ricerca scientifica fine a sé stessa e non in grado di essere validata sul campo.
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Quali sono i vantaggi che, secondo LEI, può portare il progetto SMART4CPPS per Regione Lombardia e per le altre imprese del settore?
Regione Lombardia al termine del progetto si troverà con un parco di aziende sul territorio potenzialmente più competitive in un settore strategico come quello dello smart manufacturing, e con una rete di connessioni tra imprese e centri di ricerca che potrà essere impiegata in nuovi progetti di innovazione. Anche le altre imprese del settore beneficeranno del progetto, attraverso l’azione di disseminazione capillare (via web, workshop, interviste, ecc..) che il progetto metterà in campo: la condivisione di idee e best practice è certamente fondamentale per la massimizzazione dell’impatto del progetto sul territorio della Regione.
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Il progetto
SMART4CPPS (
https://www.smart4cpps.it/), che si inserisce nell’ambito degli “
Accordi per la Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione” cofinanziato da Regione Lombardia tramite fondi europei Por Fesr, ambisce a “disegnare” le Fabbriche Intelligenti del Futuro, sviluppando applicazioni innovative nel contesto manifatturiero lombardo dei produttori di componenti e macchine.